Una volta acquistati i biglietti per il nostro viaggio abbiamo cominciato ad organizzare il viaggio in Ghana Togo e Benin.
Per richiedere i visti dovete già avere un appoggio là, un'agenzia di riferimento, quindi il primo passo da fare sarà quello, se non avete organizzato ed acquistato il viaggio in Italia.
Noi, come sapete, ci siamo rivolti a Jolinako Eco Tours per organizzare il viaggio in Ghana Togo e Benin che, oltre ad effettuare tour professionali in modalità low cost, ha quel pizzico di carattere europeo dovuto a Cindy, la co-titolare olandese che ha sposato Apollo, un ragazzo ghanese.
Il binomio funziona molto bene: da un lato interfacciarsi con una ragazza europea è molto semplice perché sa cosa noi ci aspettiamo, dall'altro il marito ghanese sa come muoversi sul territorio per evitare e risolvere qualsiasi problema.
Cindy ci ha subito inviato la lettera d'invito ed il passaporto di Apollo, indispensabili per richiedere i diversi visti.
Contemporaneamente, se non l'avete ancora, dovrete recarvi all'Ufficio Medicina di Viaggio dell'Asl della vostra città per farvi fare il vaccino contro la febbre gialla, obbligatorio per entrare in questi stati e in tanti altri dell'Africa. E' un passaggio fondamentale per organizzare il viaggio in Ghana Togo e Benin.
Apro una parentesi sull'Ufficio Medicina di Viaggio che qui ad Alessandria è davvero efficiente. L'addetto con pazienza ci ha spiegato tutto quello di cui necessitavamo e ha preso appuntamento per due sedute per fare tutti i vaccini.
Non sottovalutate l'aspetto delle vaccinazioni. Partire senza vaccinazioni per certe destinazioni è da incoscienti, soprattutto se si hanno bambini al seguito. Fatevi spiegare bene tutto per poter fare scelte consapevoli.
In Italia è presente il Consolato Onorario del Ghana a Brescia. E' stato il primo a cui ci siamo rivolti lì. Basta visitare il sito alla voce servizi e c'è un'intera pagina dedicata alla richiesta di visto turistico. C'è l'elenco dei documenti da produrre ed un recapito telefonico ed una mail di riferimento.
[bctt tweet="Richiedere i #visti per #ghana #togo e #benin ed organizzare il #viaggio. Tanti consigli utili." username="lillymonticone"]
Organizzare il viaggio in Ghana Togo e Benin sembra molto semplice. Una volta preparata tutta la documentazione, ho telefonato per sapere i costi ed una gentilissima addetta mi ha fatto tutte le domande di rito per accertarmi riguardo al tipo di visto, singolo o multiplo di mia necessità, in funzione del programma di viaggio, del periodo di viaggio, dell'itinerario,...
Il costo del visto multiplo per il Ghana è stato di euro 100, a cui va aggiunto il costo del corriere per consegnare la documentazione al consolato e farla ritirare per riconsegnarci i passaporti.
Pensate che il Consolato in quei giorni era chiuso per ferie e sono comunque bastati 4 giorni per riavere il passaporto nelle nostre mani. Ogni viaggiatore sa bene quanto è terribile la sensazione di affidare ad un corriere il proprio passaporto con il biglietto aereo già in tasca!
Richiedere il visto per il Togo non è stato difficile. Ci siamo rivolti al Consolato di Roma. Una gentilissima impiegata ci comunica la procedura, il costo è sui 50 euro a passaporto, anche qui bisogna aggiungere i costi del Corriere, richiedono circa 10 giorni per rilasciarlo e ci comunicano che sono cambiate le disposizioni e che non è possibile richiederlo all'entrata in Togo, ma va obbligatoriamente richiesto in Italia prima della partenza.
Peccato che poi questo non si rivelerà corretto: non solo ai confini del Togo è possibile richiedere il visto in ingresso, non solo costerà meno di un terzo se lo farete là, ma col vostro visto rilasciato in Italia avrete probabilmente una serie infinita di problemi alla frontiera come è successo a noi.
Cominceranno a dire che non è valido, che è scaduto, che non è originale, non lo sapranno leggere, non lo sapranno interpretare... e alla fine vi toccherà comunque quasi sempre pagare per entrare.
Nell'ultima frontiera attraversata ci hanno detto che ci lasciavano passare solo ed esclusivamente se al nostro ritorno in Italia avremmo informato l'Ambasciata del Togo che il loro modo di rilasciare i visti è sbagliato e glieli avremmo fatti modificare. Benvenuti in Togo!
Qui è cominciata la nostra odissea. Cominciate col cercare i numeri diretti di consolati ed ambasciate e ve ne usciranno diversi. Decidiamo di contattare Roma. Quando finalmente riusciamo a parlare con loro (è possibile contattarli telefonicamente solo qualche ora a settimana), ci dirottano su Torino, dicendo che è più vicino e che dobbiamo rivolgerci lì e non ci comunicano i costi del visto, perché li dobbiamo chiedere a Torino.
Contattiamo il Consolato di Torino al recapito presente sul sito, un numero di cellulare. Non vogliono saperne di corrieri. L'unico modo per ottenere il visto - e lo fanno per agevolarci! - è quello di accordarci con un addetto che spesso passa da Alessandria.
Queste sono le modalità per organizzare il viaggio in Ghana Togo e Benin. Ci dà appuntamento in stazione, ci comunica che il costo del visto è di 70 euro per passaporto e non ci dirà mai il suo nome. Il nostro sembra quasi un appuntamento al buio: comunica con noi via sms e ci dice come è vestito.
Non abbiamo altra scelta che consegnargli i passaporti con questa modalità. I giorni cominciano a passare, le scadenze previste passano, il numero di cellulare da contattare continua a dirci di stare tranquilli.
Si avvicina la data della partenza, con annesso viaggio all'estero che abbiamo dovuto far saltare perché non avevamo i passaporti che sono stati via oltre un mese! Dal numero di cellulare continuano a dirci di stare tranquilli che avevamo ancora tempo (4 giorni con un ponte festivo in mezzo) e che i nostri visti erano già stati rilasciati dall'Ambasciata di Roma ed i passaporti stavano per arrivare a Torino.
La nostra tranquillità comincia a vacillare. Decidiamo di attaccarci al telefono con l'Ambasciata di Roma. Quando finalmente riusciamo a parlare con loro ci comunicano che non hanno mai visto transitare i nostri passaporti e ci chiedono a chi li abbiamo affidati.
Ci comunicano che il Consolato di Torino non esiste più da anni. Il nostro stupore è infinito: esiste un sito (di cui evidentemente continua ad essere pagato il dominio), con un recapito telefonico da cui rispondono e danno informazioni, ci hanno inviato delle mail da quel dominio per chiederci documentazione aggiuntiva...
L'Ambasciata non trova niente di meglio da dirci che quello che noi abbiamo fatto, consegnando i passaporti dopo aver preso contatti con quel Consolato che non esiste, si chiama incauto affidamento! Sì, avete capito bene!
Ci rimbalzano la palla dicendoci di chiedere a due studi legali di Torino di cui ci forniscono nomi e recapiti telefonici. Ovviamente le persone di riferimento non sono in ufficio, sono in riunione, sono impegnate, ecc ecc ecc.
Quando finalmente riusciamo a parlare con uno di loro, che dal sito si occupa di cause di tutt'altro argomento, legate all'urbanistica, gli chiediamo a quale titolo si occupa dei visti del Benin. La risposta ha dell'incredibile: faccio un favore all'Ambasciata!
La nostra odissea continua e non sto a raccontarvi oltre. Riusciamo finalmente a riavere i passaporti in tempo per la partenza. Non sappiamo il nome di chi ce li consegna, non sappiamo i nomi di chi li ha avuto in mano.
Sappiamo solo - all'incredibile non c'è mai fine! - che i nostri visti sono stati emessi dal Consolato di Napoli, con giorni di ingresso completamente diversi da quelli che noi avevamo richiesto e soprattutto sappiamo che la data di rilascio del visto è successiva di oltre una settimana alla data in cui noi ritorniamo in possesso dei nostri passaporti!
Che i ritardi fossero dovuti proprio a questo? Oppure al fatto che vogliono dirottare le persone in agenzia? Chissà... Tenetelo presente per organizzare il viaggio in Ghana Togo e Benin. Benvenuti in Benin e benvenuti in Africa!
Il cambio moneta, euro o dollari, non presenta particolari problemi. Almeno sotto questo punto di vista organizzare il viaggio in Ghana Togo e Benin è molto semplice. Non tutte le banche però effettuano anche il cambio moneta. Solitamente è indicato fuori oppure potrete rivolgervi agli uffici di cambio (i forex echange).
Cambiare in banca può essere molto noioso. Come spesso accade in certi paesi, vi faranno compilare una marea di moduli, fotocopieranno il vostro passaporto (spesso per risparmiare carta lo faranno su A4 tagliati a metà, con una conseguente estensione della lungaggine dell'operazione), e vi faranno accomodare in attesa. L'attesa potrebbe essere molto molto lunga. L'unico vantaggio? Solitamente gli uffici sono dotati di aria condizionata!
Tenete presente che in Ghana il cambio avviene più o meno come in qualsiasi altro paese del mondo, per quanto riguarda invece Togo e Benin, che utilizzano la stessa moneta il franco CFA, moneta che viene utilizzata in ben 14 stati: Burkina Faso, Camerun, Ciad, Costa d'Avorio, Guinea-Bissau, Guinea Equatoriale, Repubblica Centrafricana, Repubblica del Congo, Niger, Gabon, Senegal, le cose sono un po' diverse.
Il cambio con l'euro è fisso a 655,957, una vecchia guida di parecchi anni fa riportava lo stesso valore. E' un cambio fisso sia per l'acquisto che per la vendita. Salvo diversa specificazione preventiva - mi raccomando se avete esigenze diverse, chiedetelo e specificatelo bene prima! - il cambio per gli stranieri avviene in tagli da 10.000.
In banca riuscirete normalmente ad avere una parte del vostro cambio in tagli piccoli senza troppi problemi, negli uffici cambio è più probabile che non abbiano tutta la cifra che volete cambiare e/o che ce l'abbiano solo in pezzi grandi.
Esiste anche un'altra possibilità: cambiare per strada. Sì, avete capito bene. Magari non fatelo da soli e fatevi consigliare. Comunque lungo la strada incontrerete spesso delle persone con delle mazzette di soldi in mano. Vi cambieranno i soldi, ve li cambieranno velocemente e al volo in pochi istanti, senza nessun problema e senza nessun documento. L'arte di arrangiarsi in Africa raggiunge livelli di creatività incredibili ma a volte semplifica la vita a chi deve organizzare il viaggio in Ghana Togo e Benin.
La nostra perplessità era sul come potessero guadagnarci. Alla richiesta di chiarimenti, la spiegazione non è stata molto chiara. L'unica cosa di cui siamo certi è che spesso queste persone effettuano cambi da grossi tagli a piccoli tagli ed in questo caso lo fanno con commissioni altissime, anche superiori al 10%.
Tenete presente che le banconote da 10.000 vi serviranno per pagare alberghi e ristoranti, ma non riuscirete certo a farvi dare il resto per acquisti al mercato, nei negozi o lungo la strada, dove i soldi di piccolo taglio sono assolutamente d'obbligo.
Avere poi 'spiccioli' di tutte le taglie vi aiuterà molto sia nelle mance che nelle contrattazioni, quando spesso farvi dare il resto del prezzo pattuito potrà essere particolarmente difficile.
L'argomento si fa caldo ma per organizzare il viaggio in Ghana Togo e Benin va considerato. Stiamo parlando di paesi con tassi di corruzione altissimi. Per capirci, nell'ultima classifica, l'Italia è al 60° posto, i tre paesi vanno dal 70 del Ghana, al 95 del Benin, al 116 del Togo.
Dei tre paesi il Ghana è il più moderno, il più ricco ed il più sviluppato. Anche le 'faccende burocratiche' si risolvono in maniera più rapida e semplice rispetto agli altri due paesi.
Il Benin è il paese più povero dei tre, ma devo dire che, in conformità alla classifica, le nostre esperienze peggiori le abbiamo avute in Togo.
Ad ogni dogana verrete fermati per tempi infiniti, anche se ci sarete solo voi.
Gli addetti (che nelle frontiere più piccole faticano a leggere e scrivere) compileranno enormi libroni con tutti i più inutili dati possibili immaginabili (compresa la professione, magari con aria stupefatta per il fatto che, a 15 anni, Valeria fosse ancora studente).
Cominceranno ad imputarsi su presunte imprecisioni con un unico scopo: spillarvi soldi. Non esistono altre strade. Il tempo che vi faranno perdere aspettando lì sotto il sole, sarà solo ed esclusivamente per chiedervi, senza nessun pudore, soldi per passare.
Ve li chiederanno come regalo, ve li chiederanno come visto aggiuntivo, ve li chiederanno per fantomatici errori inesistenti e con qualsiasi scusa creativa. Figuratevi che al nostro ingresso in Togo ce li hanno chiesti in previsione del fatto che il nostro visto sarebbe scaduto!
L'unica consolazione è che fortunatamente le cifre per noi sono minime, ma vanno comunque considerate nell'organizzare il viaggio in Ghana Togo e Benin.
Per quanto riguarda invece le forze dell'ordine, la storia è ancora più curiosa. Dovete sapere che non tutte le persone in divisa sono autorizzate a chiedervi i documenti e/o il passaporto. Incontrerete spesso poliziotti (noi li abbiamo incontrati soprattutto a Lomè) che vi fermeranno per il solo fatto di avervi visto dalla pelle bianca. Per loro è sinonimo di soldi da farsi dare.
La maggior parte non sa leggere e scrivere, alcuni vi chiederanno la carta d'identità perché non sanno neppure la differenza tra carta d'identità e passaporto. Altri vi chiederanno il passaporto. Fate sempre riferimento al vostro autista o alla vostra guida: chi non è autorizzato lo chiede soltanto per spillarvi soldi e non ve lo restituirà finché non avrà raggiunto il suo scopo. A volte organizzare il viaggio in Ghana Togo e Benin può essere snervante!
Pensate che in Ghana siamo stati fermati dalla polizia con una delle solite scuse e la poliziotta ha cominciato ad insistere con arroganza che lei voleva venire in Italia e noi dovevamo aiutarla. Davanti alle nostre facce perplesse ha cominciato a rivolgersi agli uomini del gruppo chiedendo loro se non volessero una seconda moglie in Italia.
Ovviamente la fine della storia, per potercene andare, l'avete già immaginata, vero?
In Togo giravamo in un mercato locale e veniamo fatti chiamare dalla polizia (sì, non sono venuti loro da noi, a gesti un ragazzino ci ha fatto capire che dovevamo andare noi da loro) per dirci che non potevamo girare da soli per il mercato. Ci ha fatti accompagnare all'auto da un ragazzo che una volta arrivati ci ha chiesto i soldi per lui e per il poliziotto!
In Benin, in una piccola frontiera, non c'era nessuno. Passiamo e, una volta raggiunta la città, si devono cercare gli uffici competenti per registrarsi. Quel giorno era festa e gli uffici competenti erano deserti. Ritorniamo il giorno dopo e fanno storie perché siamo in ritardo.
Sarà stato un caso, ma alla fine è stato l'unico posto in cui non ci hanno chiesto soldi!
Nelle frontiere del sud, lungo la costa, abbiamo invece trovato più semplici i passaggi. Lunghi, molto lunghi, ma molto più economici! Qui è più facile organizzare il viaggio in Ghana Togo e Benin ed i relativi passaggi.
L'ingresso in Ghana dall'aeroporto di Accra è stato abbastanza lungo ma non impossibile (per intenderci, un sacco di volte ci abbiamo messo più tempo ad uscire, al rientro a casa, alle 5 del mattino dall'aeroporto di Malpensa!).
Ci sono diversi step di controlli, dai passaporti, ai visti, alla febbre gialla. Abbiamo incontrato persone a cui hanno chiesto cauzioni impossibili, quella che ci ha lasciato più a bocca aperta è stata per le biciclette con cui avevano intenzione di girare il paese: duemila euro! Ma avevano garantito loro che sarebbe stata restituita. Non sappiamo com'è andata a finire, ma è un altro aspetto da considerare se volete organizzare il viaggio in Ghana Togo e Benin in bicicletta o altri mezzi.
State attenti al ritiro bagagli in quanto sarete presi d'assalto da gente, alcuni anche in divisa, che vi chiederà soldi per qualsiasi motivazione. Fingerà di controllare i bagagli senza avere nessun titolo per farlo, oppure approfittando della vostra stanchezza e del vostro stordimento, vi vorranno aiutare a trasportare i bagagli e ad agevolarvi qualsiasi servizio non richiesto. Tenete gli occhi aperti!
L'aeroporto di Accra non ha il wifi. L'aria condizionata funziona molto bene. Anche i check-in sono lunghissimi: tenete presente che per il nostro volo delle 21 era possibile fare il check-in solo in aeroporto e non online dalle 17 alle 20. Anche qui le procedure sono lunghissime.
Ho indicato in questo post diversi problemi e diversi aspetti a cui prestare molta attenzione quando si viaggia in Ghana, Togo e Benin.
Sono problemi che chi ha viaggiato in Africa e in tanti altri posti del mondo poco sviluppati conosce bene, sono comuni. Il mio intento non è certo quello di spaventare o sconsigliare la visita, ma semplicemente di aiutare i viaggiatori, magari alle prime armi, ad organizzare il viaggio in Ghana Togo e Benin ed arrivare preparati e consapevoli. Solo in questo modo potrete godervi un bellissimo viaggio ed una meravigliosa esperienza.
Non si leggono mai queste cose in giro per il web e ritengo che parlare di una destinazione voglia dire farlo in maniera onesta con pregi e difetti. Organizzare il viaggio in Ghana Togo e Benin e viaggiare in questi paesi non è come viaggiare in Norvegia o in Canada.
I viaggi ormai sono - fortunatamente - alla portata di tutti, ma viaggiare da sprovveduti e da incoscienti, senza tenere presente tutta una serie di rischi reali (a cominciare dai vaccini) può costare molto caro. Ritengo di avere anche una sorta di responsabilità verso di voi, che mi leggete, che mi seguite e che da qui cercate informazioni: la chiarezza e la correttezza anche quando sono un po' scomode, come in questo caso.
La cosa che personalmente mi ha dato più fastidio è stato, nelle forze dell'ordine, non l'aspetto economico che alla fine era modesto, ma la corruzione, unita a quella sorta di abuso di potere ed arroganza, forse perché sono elementi che troppo spesso ancora troviamo, seppur in forme assolutamente diverse, troppe volte anche in Italia quando ci rapportiamo a forse dell'ordine e pubblica amministrazione!
Detto questo ribadisco di nuovo che sono viaggi e destinazioni che vi faranno tornare molto diversi. Sono viaggi che faranno molto bene a voi, e faranno molto bene ai vostri figli adolescenti dal punto di vista educativo.
Se con queste descrizioni vi ho un po' scoraggiato, sicuramente con le foto di questo post ho compensato. Vi consiglio anche la lettura di questo post sui motivi per cui andare ad intraprendere il viaggio e ditemi che la vista di quelle meravigliose tartarughe non vi fa venire voglia di partire immediatamente!
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