In questo periodo mi state inviando tantissime mail, domande e richieste. Sono tanti i ragazzi e/o i genitori che mi hanno seguita la scorsa estate e mi chiedono come fare a trascorrere l'estate a Boston.
Siccome questo è il periodo per organizzarsi, ho scritto questo post per cercare di rispondere a tutte le vostre domande. Comincio con il raccontarvi un po' quello che ho vissuto.
Da ciò che ho pubblicato e pubblico sui social, ormai lo avete sicuramente capito, mi sono subito innamorata di Boston. E' stato davvero amore a prima vista, al punto che sono addirittura tornata tre volte in un anno, un record per una come me che pensa che il mondo sia talmente grande, che una sola vita non sia sufficiente a vederlo tutto.
Ma andiamo con ordine. Boston è un luogo fantastico, semplicemente muovendosi per strada si respira aria di innovazione.
[bctt tweet="A #Boston tre volte in un anno. Me ne sono innamorata! " username="gviaggilowcost"]
Trascorrere l'estate a Boston, un'intera estate, in questa città è completamente diverso dal trascorrervi una breve vacanza, tenetelo a mente, è un aspetto da non sottovalutare per tanti motivi che cercherò di illustrarvi.
La nostra avventura per trascorrere l'estate a Boston è cominciata molto prima di prendere quell'aereo a giugno che mi ha portato là.
La mia prima volta a Boston è stata a gennaio, un viaggio con la mia famiglia. Boston mi ha sempre attirata, così mentre in casa si cominciava a parlarne, io mandavo mail.
Navigavo in internet per cercare i luoghi che mi interessavano, contattavo le persone, mi presentavo, chiedevo informazioni...
Al mio primo arrivo a Boston, avevo già una fitta rete di incontri ed appuntamenti pianificata.
Tenete presente che il tempo passato a Boston non vi basterà mai. Perché? Semplice. Perché più tempo passate, più luoghi visitate, più persone incontrate e conoscete e più nuovi appuntamenti si creano uno dietro l'altro.
Al MediaLab del MIT ho conosciuto il mondo dei personal robot tra robot che interagiscono con i bambini negli ospedali, robot da mettere in scuole elementari e asili, robot che riescono a riconoscere il tuo livello di empatia nei loro confronti... Qui capita di incontrare nei corridoi il creatore di Scratch in persona, che si ferma a parlare con voi, ed i mille professionisti che vi lavorano sono uno più disponibile dell'altro.
Il MIT poi è un luogo incredibile. Non esiste nulla di meglio al mondo. Innovazione e ricerca in tutti i campi della tecnologia e della scienza. I maggiori cervelli al mondo lavorano qui in team con un'unica sfida: cambiare il mondo!
Ho poi visitato uno dei tanti co-working, le persone mi hanno raccontato le loro storie, mi hanno portato nei loro uffici e fatto vedere i loro lavori. Mi hanno raccontato della vita qui a Boston, mi hanno fatto rapide lezioni al volo quando chiedevo.
Al termine di ogni giornata volavo a sei metri d'altezza!
L'ultimo giorno poi, mi sono alzata e ho pensato che, tra tutte le cose super che mi erano capitate, mi mancava quella che più mi interessava: il nucleo centrale della robotica.
Cosa ho fatto? Ho guardato su internet, ho trovato il fabbricato, passaporto in tasca e sono andata. Semplice, no?
Non immaginate il mio stupore quando mi sono trovata davanti ai laboratori vetrati di questo posto. Mentre osservavo i loro lavori si sono accorti di me e mi hanno fatta entrare, abbiamo cominciato a chiacchierare, mi hanno raccontato le loro storie, mi hanno fatto contribuire alla creazione della città, la Duckietown.
I loro robot sono in grado di riconoscere le linee e andare per strada come un'automobile e, grazie ad una telecamera, a riconoscere i diversi oggetti che li circondano e a muoversi tra questi.
Al Dipartimento di Robotica, tra robot di qualsiasi forma, dimensione, difficoltà, materiale, c'è davvero da divertirsi. Qui ogni giorno vengono ampliati e migliorati i progetti già presenti e ne vengono creati di nuovi.
[bctt tweet="Trascorrere l'estate a #Boston a 15 anni. Ecco come ho fatto! @valeriacagnina" username="lillymonticone"]
Ci sono gruppi di lavoro che vogliono creare robot in grado di muoversi in modo autonomo in una città e soprattutto in modo low cost e facilmente replicabile, altri che vogliono creare robot umanoidi, poi droni, robot che si uniscono per crearne più potenti, robot fatti di origami o stampati in 3D...
Figuratevi la mia emozione quando sono entrata addirittura nell'ufficio di Tim Burner Lee, il creatore del web!!!
Insomma, sono bastati pochi giorni per farmi conoscere persone splendide e visitare luoghi incredibili! In questo modo la mia curiosità non poteva che trasformarsi: c'erano talmente tante cose belle da fare che dovevo assolutamente ritornare per trascorrere l'estate a Boston.
Così ho cominciato di nuovo a chiedere informazioni esplorando quali avrebbero potuto essere le possibilità. Dovete sapere che i summer camp a Boston, come in tutto il resto degli Stati Uniti, sono tantissimi. Vi basterà digitare sul web per trovarli e sono uno più interessante dell'altro. Anche il MIT ne organizza un sacco per ragazzi di tutte le età che hanno intenzione di trascorrere l'estate a Boston.
Accanto a questi ci sono tante possibilità organizzate anche dall'Italia, vi ricordate che l'anno scorso vi avevo parlato della possibilità di vacanze studio on the road in California? Contattate direttamente Marina di Scoprimondo per le ultime novità!
Ce ne sono per tutti i gusti e per tutti i livelli, soprattutto livelli di apprensione dei vostri genitori. Ovviamente più sono belli e più costano, questo è un dato di fatto, anche perché, come sapete, negli Stati Uniti l'istruzione è a pagamento.
Ci sono però molti summer camp che mettono a disposizione borse di studio a cui si accede normalmente mediante selezione. E' un lungo lavoro di ricerca online, ma troverete sicuramente quello che fa per voi in funzione dei vostri interessi e delle vostre passioni.
Io, per trascorrere l'estate a Boston, ho scelto Leangap, un summer camp dedicato all'imprenditorialità che aveva il fine di creare una startup in sei settimane (o quanto meno di darci un bel po' di strumenti per farlo!).
Tenete presente che il periodo giusto per compilare le application (le candidature) è l'inizio dell'anno, e questo vale anche per i soggiorni all'interno dei college estivi.
Una volta compilata la candidatura cominciano le attese, le richieste di documenti, i colloqui online dove verrà verificata la vostra conoscenza dell'inglese e soprattutto le lunghissime attese per i responsi!
Si scarica la mail mille volte al giorno, si controllano tutti i social, si aspetta. Poi un bel giorno ti arriva la mail da Boston tanto attesa, con la scritta 'Hello and congratulations!'. Spalanchi gli occhi e la rileggi mille volte e poi ancora altre mille. Poi la sbatti addirittura su translate anche se hai capito benissimo cosa dice, perché hai paura a crederci.
Cominci a saltare e vorresti gridarlo al mondo intero, ma sei a scuola e non puoi farlo… e comunque capirebbero in pochi!
Poi la rileggi di nuovo e ti soffermi mille e mille volte su questa frase: NO ONE HAS EVER CHANGED THE WORLD BY DOING WHAT THE WORLD HAS TOLD THEM TO DO.
Nonostante le infinite difficoltà che questo modo di pensare ti causa ogni
giorno, sai di essere sulla strada giusta. Non c’è niente di più bello che vederselo riconoscere così: migliaia di candidature da tutto il mondo per soli 40 posti disponibili. Io sono stata scelta!
Lo stato d'animo di quel giorno è ancora indescrivibile a distanza di tempo. Quel giorno volavo e la meritocrazia compulsiva americana di cui loro vanno tanto fieri, ho cominciato ad amarla quel giorno!
Si comincia a pensare ai voli e cominciano i primi problemi: non tutte le compagnie accettano minorenni da soli (io non avevo neppure i 16 anni richiesti), non posso fare cambi lunghi o stopover e i voli per l'estate sono già quasi tutti pieni.
Per fortuna ci viene in soccorso la TAP Portugal, che apre una nuova rotta su Boston, pubblica offerte strepitose, così i biglietti sono acquistati.
Ma la vita continua a stupirci. Pensate che sia finito qui? Assolutamente no!
Avete presente il detto 'aiutati che il ciel ti aiuta'? Ecco, dopo aver postato sui social che avreitrascorso l'estate a Boston, vengo contattata direttamente dalla Duckietown del MIT, che avevo visitato.
Mi chiedono se volevamo diventare senior tester del loro progetto durante l'estate, visto che ero già a Boston, proprio lì all'interno del MIT! Avrei dovuto semplificare i tutorial universitari per renderli fattibili anche per i ragazzi delle superiori.
Sempre più al settimo cielo! Anzi, all'ottavo! Avevamo la possibilità di trascorrere l'estate a Boston. L'intera estate a Boston!
Tra mille peripezie sono riuscita anche a trovare un posto dove dormire. La prima parte del summer camp era al Simmons College, proprio nel centro di Boston, per la seconda parte al MIT, avrei ovviamente dovuto arrangiarmi.
Avete idea di cosa significhi trovare una sistemazione a Boston per una minorenne quando tutte le application dei college sono già chiuse?
Ma non solo: spostare i biglietti aerei appena acquistati, risolvere i mille problemi pratici uno dietro l'altro, non ultimo il fatto che ero minorenne da sola a Boston.
Certo, lì avevo tantissimi contatti e appoggi, i miei genitori erano pronti a saltare sul primo aereo in caso di bisogno, ma 'tecnicamente'... la loro posizione, se fosse capitato qualcosa, era probabilmente quella di abbandono di minore!
Ma potevo forse sprecare l'opportunità di arrivare al MIT di Boston, dall'Italia, a 15? Certo che no!
Mi hanno dato fiducia. Davvero tanta fiducia!
Nel campus dove si è tenuto il summer camp c'erano tanti altri ragazzi, di ogni nazionalità, provenienti dalle diverse parti degli Stati Uniti e del Canada, io l'unica non madrelingua inglese.
Devo dirvi che all'inizio è stato molto difficile capire. Parlavano veloci e con uno sleng tutto loro. Un po' di sconforto mi ha preso: possibile che i miei ottimi voti di inglese a scuola non servissero proprio a nulla?
I primi giorni è stato molto duro, dovevo capire quello che succedeva intorno e contemporaneamente cercare di non rimanere indietro col fitto programma che era già cominciato.
Dovevo capire le dinamiche ed il funzionamento del college, cose che per gli altri ragazzi erano scontate. Dovevo cercare di non isolarmi e questo comportava uno sforzo extra nel parlare inglese praticamente sempre.
Non è stata una passeggiata. Mi sono davvero fatta il mazzo.
Non sottovalutate questo aspetto: se non siete assolutamente motivati la tentazione di tornare a casa può essere molto forte.
L'intera estate è davvero molto lunga. Io avevo soltanto i weekend liberi per divertirmi e le sere, ma alla sera, il più delle volte, ero troppo stanca per muovermi. Considerate anche che dovevo occuparmi della spesa (andando nei supermercati più lontani per risparmiare, perché la vita a Boston è carissima), del cucinare, del pulire in casa,... il tutto dopo 10-12 ore passate fuori casa. Ero completamente sola e dovevo essere completamente autonoma.
Comunque io, pur nel saltuario sconforto, ero convinta di resistere. Una volta ingranato è stato tutto più facile. D'altronde si sa, quando ci si diverte e si inseguono le proprie passioni la fatica non conta e non si sente!
Per trovare una sistemazione a Boston le possibilità sono tante: ci sono gruppi Facebook dedicati, ci sono siti dove si affittano camere sole o condivise, i classici AirBnb,... per cominciare la ricerca potete partire da questi, ma sono davvero tanti anche gli altri:
La seconda parte al MIT è stata ancora più divertente ed entusiasmante, ero nei robot, nel mio mondo! Pensate che con nmio grande stupore e con stupore ancora più grande dei professori, sono riuscita a portare a termine i tutorial ed a realizzare il mio robot funzionante in anticipo sui tempi previsti.
E' stata una soddisfazione indescrivibile!
Boston offre davvero un mondo per trascorrere il tempo libero. La mia seconda volta a Boston è stata in occasione della mia collaborazione con Visit Massachusetts, sono stata scelta come blogger per raccontare le meraviglie di questa destinazione.
Tra i tantissimi post che trovate sul blog, vi segnalo il mio sulla Boston romantica, con tante idee spunti e suggerimenti utili per vivere la città con un occhio al Low Cost.
Se volete approfondire, può venirvi in aiuto anche il sito ufficiale MassVacation (in italiano).
Posso solo chiudere questo post con un suggerimento per tutti i ragazzi: inseguite le vostre passioni, coltivatele (non solo per andare a Boston, questa è solo una conseguenza), contattate le persone che vi interessano, che vorreste incontrare, fate tante domande, esplorate online i luoghi che vorreste visitare, abbiate il coraggio di provare!
Ricordate che NO ONE HAS EVER CHANGED THE WORLD BY DOING WHAT THE WORLD HAS TOLD THEM TO DO.
Ragazzi, osate e soprattutto imparate a pensare che nulla è impossibile, questa è la chiave per arrivare dove volete! In bocca al lupo per la vostra splendida estate a Boston!
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[…] noi Boston è stata una favola diventata realtà. Se volete approfondire l’argomento della nostra esperienza a Boston, trovate tante informazioni utili anche in questo […]